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“… una musica senza parole che parla meglio di qualunque discorso con la forza di un linguaggio internazionale”
Daniela Bisogni, Tg2

“…il più bell’omaggio musicale mai scritto per il cinema muto e per Louise Brooks lo ha fatto il musicista Remo Anzovino”
Vincenzo Mollica, Tg1

“… e poi dicono che non c’è la qualità. Ma andatela a cercare la qualità. Remo Anzovino è un fenomeno”
Maurizio Costanzo, Mcs


“…uno dei pochi esempi di musicisti italiani che riesce genialmente a coniungare una musica di grande qualità con una musica di grande comunicazone”
Oscar Giannino

“…forse lui è nuovo e basta, avanti per sensibilità e linguaggio”
Marinella Chirico, TgR

“…. la nuova rivelazione della musica strumentale italiana”
Gino Castaldo, La Repubblica

“…batte un personale marchio di fabbrica…si rinnova a ogni pezzo la sua ‘musica letteraria’…apparentemente già sentita perchè appartiene al nostro vissuto, alla nostra storia….come antidoto ai tempi moderni”
Lorenzo Viganò, Corriere della Sera Magazine

“…non si pone limiti: è capace di mettere in musica qualsiasi fotogramma”.
Sandra Cesarale, Corriere della Sera

“… un innovatore, non tanto nell’abbinamento della musica alle antiche immagini cinematografiche quanto al fatto che quelle immagini, da mute, diventino parlanti grazie alla sua musica”
Claudio Cavallaro, Livecity

“… il viaggio che si intraprende con la musica di Anzovino è capace di toccare, a partire dal jazz, tutti i territori di cui ha bisogno per compiersi e non per semplice e forzoso cross-over di generi”
Sandro Podda, Liberazione

“… un musicista italiano straordinario che ha la magia di Ennio Morricone e Nino Rota, mi intriga il suo modo di intendere la musica”
Alessio Bertallot, Radio Deejay

“… è stato un amico in comune a farmi ascoltare questo bravissimo compositore e mi sono subito innamorato della sua musica”
Simone Cristicchi, Millionaire

“… sta conquistando pubblico, critica, e addetti ai lavori per la sua ispirata, sensibile, poliedrica vena creativa che lo sta imponendo come uno dei migliori compositori”
Gigi Avolio, Il Roma

“… suggerisce e procura un’emozione con la musica in una dimensione slegata dallo sviluppo della storia raccontata nella pellicola, quella meno immediata, ispirandosi alla psicologia dei personaggi, alle loro motivazioni o ancor più cercando il senso profondo del film.”
Gabrielle Lucantonio, Il manifesto

“… talvolta arrivano sul mercato dischi in grado di gratificare qualunque tipo di orecchie. È il caso dello splendido esordio del giovane friulano Remo Anzovino..Dopo anni di sbornie fusion e new-age, finalmente solo musica. E che musica…”
Franz Coriasco, Famiglia Cristiana

“Remo Anzovino è uno dei compositori più promettenti del panorama italiano”.
La Rivista del Cinematografo

“Un compositore vero. Un musicista che dalle immagini si è fatto ispirare e non mediare”
Federico Capitoni, Filmaker’s Magazine

“…si rivela un meraviglioso gioco di rimandi musicali che attingono da più generi, un’unica e splendida colonna sonora dove fra malinconia e sogno rivela tutti i suoi amori, cinematografici e non: IMMENSO”
Stefano Crippa, Alias de il Manifesto